Bologna e la sua provincia entreranno in zona rossa a partire da giovedì fino al 21 marzo.

Lo ha annunciato il sindaco Virginio Merola, dopo la decisione unanime dei sindaci, condivisa dalla Regione. Chiusi anche i nidi e le scuole d'infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali.

Una conseguenza dei numeri del Covid in aumento: la situazione continua a essere preoccupante per la provincia di Bologna (892 casi, di cui 101 nell'Imolese) ma anche per quella di Modena (310).

In totale sono 2.040 i nuovi positivi al Covid in Emilia-Romagna, si contano anche 44 morti, mentre continuano a crescere i ricoverati. I nuovi casi sono stati individuati sulla base di 40.171 tamponi fra molecolari e antigenici, di questi 834 sono asintomatici, individuati con screening e contact tracing.

I casi attivi salgono a 45.847, il 94,1% in isolamento domiciliare perché non necessitano di cure ospedaliere. Ma continuano a salire anche i ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 239 (+3 rispetto a ieri), 2.476 quelli negli altri reparti Covid (+103).

Dei 44 nuovi decessi, 19 sono in provincia di Bologna, sei in quella di Modena, quattro nel Parmense e nel Riminese, tre nel Ferrarese e nel Ravennate, due in provincia di Piacenza e di Reggio Emilia, uno in provincia di Forlì-Cesena. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 10.610.

(Unioneonline/D)
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