Un bambino di 4 anni ha ingerito una disk battery, una pila a bottone di uso comune nei videogiochi e in altri dispositivi elettronici.

Il piccolo ha cominciato a manifestare forti dolori addominali che hanno costretto i genitori a portarlo al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il fatto risale allo scorso 14 luglio ma è stato reso noto solo oggi.

Dopo il ricovero, i medici hanno scoperto la presenza della batteria nell'esofago grazie a una radiografia addominale.

La batteria, già da alcuni giorni, aveva sprigionato la sua carica elettrica causando gravi ustioni all'esofago del bimbo.

I medici hanno allora attivato le procedure di emergenza previste dal protocollo nazionale ed europeo, quindi è stata organizzata una équipe multidisciplinare per rimuovere l'oggetto estraneo in condizioni di sicurezza.

L'intervento per via endoscopica di estrazione del corpo estraneo, che si trovava a soli 3 millimetri dall'aorta - riferisce il Bambino Gesù in una nota -, si è concluso senza problemi.

Non è stato necessario ricorrere a nessuna delle misure straordinarie predisposte per gestire un caso clinico così complesso.

I successivi esami diagnostici hanno confermato l'assenza di sanguinamenti o di altre complicanze.

Dopo l'operazione, il bambino ha lasciato il reparto di rianimazione ed è rimasto in ospedale, sotto osservazione, per due ulteriori settimane.

"Le batterie di questo tipo sono dette 'killer' perché le lesioni che provocano possono essere talmente gravi da causare la morte - ha spiegato Luigi Dall'Oglio, responsabile di Chirurgia Endoscopica Digestiva del

Bambino Gesù -, possono generare fistole tra l'esofago e la trachea o tra l'esofago e le arterie toraciche, dando origine ad emorragie gravissime".

(Unioneonline/F)
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