Avrebbero maltrattato per otto anni, dal 2013 al 2021, una coppia di bimbi, fratello e sorella, affidati loro da una “casa affido'” dei servizi sociali di Torino. I carabinieri hanno notificato due divieti di avvicinamento nei confronti di una coppia di ex affidatarie di minori.

LE INDAGINI – L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, è nata da uno stralcio di una più ampia inchiesta e finalizzato a verificare modalità di affido, le dinamiche economiche connesse e le circostanze di custodia e mantenimento dei minori, oltre che ad accertare "preoccupanti analogie - si legge in una nota del Comando provinciale dei carabinieri di Torino - con le note vicende giudiziarie relative ad affidi di cui si è occupata la Procura della Repubblica di Reggio Emilia”.

In corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare eventuali responsabilità degli assetti istituzionali coinvolti nelle dinamiche e procedure dell'affido medesimo" con verifiche su dirigenti, funzionari ed assistenti dei servizi territoriali a vario titolo coinvolti".

“IPOTESI BIBBIANO” – Nel corso delle operazioni sono stati perquisiti anche gli uffici della psicoterapeuta coinvolta nelle dinamiche di collocamento dei minori oggetto di accertamento: si tratta di Nadia Bolognini, l'ex compagna di Claudio Foti – fra le figure principali del caso di Bibbiano – , e già a sua volta coinvolta nel procedimento della procura di Reggio Emilia. Bolognini, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, sarebbe indagata per falso ideologico.

I MALTRATTAMENTI – I bimbi oggetti di maltrattamento nell’indagine della procura piemontese sono i figli di una donna nigeriana, affidati nel 2013 a una coppia di donne: la loro mamma era stata da poco lasciata dal compagno e versava in gravi difficoltà economiche. C'era stata anche una denuncia - sulla cui fondatezza vi sono ancora dei dubbi - per una presunta violenza sessuale su minori a carico dell'uomo. L'ipotesi degli inquirenti è che i bambini, nel corso dell'affido, abbiano subito dei condizionamenti di natura psicologica riconducibili al reato di maltrattamenti.

(Unioneonline/v.l.)

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