Quattro anni di carcere. Questa la pena inflitta, con rito abbreviato, dal gup Dario De Luca del tribunale di Reggio Emilia, a Claudio Foti, lo psicoterapeuta titolare dello studio di cura torinese “Hansel&Gretel” imputato per la vicenda degli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d'Enza.

La procura aveva chiesto sei anni di condanna.

Foti era accusato di abuso d'ufficio e lesioni gravissime, ipotesi di reato, quest’ultima, formulata dalla Procura per la presunta alterazione psichica di una paziente.

Il giudice ha però assolto Foti dall’accusa di frode processuale “perché il fatto non costituisce reato”. Assolta invece in toto l'assistente sociale Beatrice Benati, l'unica altra imputata ad aver scelto il rito abbreviato, “perché il fatto non sussiste”.

Il gup ha inoltre condannato lo psicoterapeuta al risarcimento danni alle parti civili, tra cui Unione Val d'Enza, Ausl di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia e associazione Gens Nova, oltre che i genitori di quattro minorenni.

Il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, infine, è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio, ma prosciolto dalle accuse di falso.

Il processo, in pratica, dovrà verificare se sia stata commessa qualche illegittimità amministrativa nell'affidamento dell'appalto concernente il servizio terapeutico di cura dei minori da parte dell'Unione dei Comuni. "La sua posizione - commenta però l'avvocato Giovanni Tarquini - è stata ulteriormente alleggerita". 

(Unioneonline/l.f.)

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