«Progressivo e costante miglioramento delle funzionalità d'organo monitorate». 

Sempre più ottimisti, seppure cauti, i medici che hanno in cura Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì scorso nel reparto di terapia intensiva al San Raffaele di Milano per curare un'infezione polmonare.

Le terapie somministrate all'ex premier, quella «citoriduttiva, antimicrobica e antinfiammatoria stanno producendo i risultati attesi», dicono il primario della terapia intensiva Alberto Zangrillo e il primario di Ematologia Fabio Ciceri.

Berlusconi resta comunque ricoverato nel reparto di terapia intensiva del San Raffaele perché nonostante stia meglio va comunque risolto il problema della polmonite, prima di fare ogni tipo di valutazione su tempi e modi di eventuali dimissioni.

A confermare che il leader di Forza Italia sta meglio è stato anche il figlio minore, Luigi, che ieri mattina ha fatto visita al padre ed è rimasto due ore all'interno dell'ospedale. Quando ha lasciato la struttura in auto, da dietro i finestrini, ha fatto il segno del pollice all'insù e ai cronisti ha detto: «Sta bene, sta bene».

Dopo di lui nel corso della giornata sono arrivati anche la primogenita e il secondogenito Marina e Pier Silvio, Eleonora, il fratello Paolo Berlusconi e Fedele Confalonieri. Il presidente di Mediaset non ha mai fatto mancare la sua presenza accanto all'ex premier e amico di sempre. Mentre la compagna Marta Fascina non è stata mai vista uscire dall'ospedale e ieri è stata raggiunta dal padre, Orazio. 

(Unioneonline/D)

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