Terza notte «tranquilla» nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi. La situazione resta stabile e si registra un miglioramento dell’infezione polmonare. Il problema persiste, ma il Cav già chiede di andare a casa, si apprende da fonti sanitarie. Cauti invece i medici.

Il leader di Forza Italia «ha riposato e si sente bene», riferisce Antonio Tajani che lo ha sentito. Anche il figlio Luigi, che lo ha visitato stamani, lasciando il San Raffaele ha detto ai cronisti che «sta meglio».

«L'ho visitato in terapia intensiva, abbiamo parlato e l'ho trovato meglio di quanto pensassi. Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata», ha fatto sapere invece Gianni Letta oggi lasciando il San Raffaele. «Tornerà assolutamente in campo, lo conoscete, ogni volta che si è dato un obiettivo lo ha raggiunto e anche questa volta credo che sia su quella strada», ha aggiunto.

Stamani alle 8.30 è arrivato in ospedale anche Alberto Zangrillo, medico personale del Cav e primario della terapia intensiva. «Sono sereno perché stiamo facendo del nostro meglio. E sono sereno perché ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me, non posso negarlo, c'è un grande coinvolgimento personale ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti una patologia grave in una situazione veramente difficile lui sta rispondendo bene alle terapie», ha detto.

C’è ottimismo, insomma, rispetto a quanto trapelava solo due giorni fa. L’attenzione resta molto alta sull’infezione all’apparato respiratorio. Infezione, spiegava il San Raffaele nel bollettino medico di due giorni fa, che si innesta nel contesto di «una condizione ematologica cronica di cui egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l'assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta».

Auguri di pronta guarigione sono arrivati anche dalla segretaria Pd Elly Schlein, che parla di giorni di «grande apprensione». Uno dei primi a informarsi sulle condizioni di salute del Cav è stato Sergio Mattarella, che la mattina del 5 aprile (giorno del ricovero) ha telefonato a Gianni Letta non solo per sincerarsi della salute ma anche per far giungere al leader di Forza Italia i propri auguri per una pronta guarigione. Una chiamata riservata molto apprezzata da Berlusconi.

Fuori dall’ospedale si sono radunati dei fan e gli ultras della curva del Monza calcio, squadra di cui Berlusconi è presidente: «Forza Silvio, siamo con te». C’è chi è partito dal Sud e ha fatto centinaia di chilometri per andare a stazionare all’esterno del San Raffaele.

(Unioneonline/L)

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