Donato "Denis" Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato senza vita in circostanze misteriose ventotto anni fa, è morto per soffocamento.

Questo l'esito della superperizia medico-legale effettuata sul corpo del giocatore.

"Il risultato non collima con la tesi del suicidio sotto il camion in corsa sulla statale 106 e rafforza, invece, l’esito della consulenza del Ris di Messina, incompatibile con l’ipotizzato decesso causato dall’impatto con l’autocarro in movimento".

Bergamini aveva 27 anni quando, il 18 novembre 1989, sulla statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico (Cosenza), un camion gli passò sopra. Per due volte, avanti e indietro.

Si parlò di suicidio, all'inizio, prima di ipotizzare che il giocatore fosse già morto prima di venire schiacciato, forse dissanguato per una evirazione.

La salma del centrocampista è stata riesumata lo scorso luglio dopo la riapertura dell’inchiesta sul decesso da parte del Procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.

Dopo due archiviazioni, si indaga sulla possibilità di un omicidio in concorso, con l'aggravante della premeditazione: coinvolti l'ex fidanzata del giocatore, Isabella Internò - che era con lui al momento della morte - e il conducente del tir coinvolto quella sera, Raffaele Pisano.

(Redazione Online/F)

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