Era ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è morto nelle scorse ore. Eduardo Chiarolanza era in carcere dopo aver ammesso di aver ucciso e fatto a pezzi sua madre, Eleonora Di Vicino, 84 anni, a Pianura lo scorso settembre.

I sanitari lo avevano soccorso dopo un’aggressione subita a Poggioreale da parte di un altro detenuto psichiatrico – anche Chiarolanza era affetto da problemi psichiatrici – col quale condivideva la cella.

La morte del 59enne, sebbene avvenuta in un reparto Covid, sarebbe riconducibile alla profonde lesioni al capo provocate da un corpo contundente, forse uno sgabello. 

Chiarolanza aveva messo in atto un piano preciso per uccidere la mamma, pare addirittura la trama di un libro, e dopo averla smembrata aveva distribuito parti del cadavere in vari sacchetti lasciati in alcuni luoghi della zona. La testa, ad esempio, era stata recuperata giorni dopo il delitto grazie all’utilizzo di un drone.

(Unioneonline/s.s.)

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