La macchina era davanti all'ospedale e da giorni era tappezzata di multe, stropicciate dalla pioggia e dal vento. L'ultimo biglietto del parcheggio, pagato e ormai illeggibile, riportava la data del 14 settembre.

Ecco perché gli agenti continuavano a staccare la contravvenzione al proprietario della macchina. Nonostante sotto il tergicristallo fosse scritto su un biglietto: "Il signor Mosconi, proprietario della vettura, è ricoverato in medicina d'urgenza". E su un altro, corredato anche da una fotografia: "Il signor Mosconi è deceduto".

Ecco cosa è accaduto: un mese dopo aver posteggiato quella macchina di fronte all'ospedale di Piacenza, Giuseppe Mosconi, 68 anni, pensionato lodigiano, è morto.

Era arrivato al pronto soccorso il 14 settembre, ricostruisce il quotidiano Libertà, dopo aver accusato un malore. Poi il decesso. Ma in strada, negli stalli a pagamento, era rimasta la sua Mercedes grigia. Nessuno si era preoccupato dell'auto perché Giuseppe viveva da solo e non aveva rapporti con i familiari.

Il fratello al telefono spiega che lui e Giuseppe si erano allontanati da tempo e dice di non sapere chi possa aver messo i cartelli sulla sua macchina: "A settembre - racconta - era corso in ospedale a Piacenza da solo, aveva qualche problema di salute. I medici mi hanno chiamato, ma non ho potuto andare a visitarlo per colpa dell'emergenza Covid. Dopo la sua morte, l'auto è rimasta nel posteggio".

(Unioneonline/D)
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