Sedici misure cautelari di sospensione hanno colpito altrettanti dipendenti - in pratica la metà del totale - del Comune di Ficarra, in provincia di Messina. Alla base dei provvedimenti ci sono le accuse di assenteismo, alle quali uno dei dirigenti ha risposto di aver agito in quel modo "per trent'anni", confermando quindi quanto ipotizzato dagli inquirenti.

A puntare il dito contro i dirigenti, i particolare, sono i carabinieri del Comando provinciale: "Pur essendo consapevoli della prassi illecita diffusa tra i loro dipendenti di allontanarsi fraudolentemente dal posto di lavoro per motivi non istituzionali senza registrazione - spiegano i militari - hanno volutamente omesso di effettuare i dovuti controlli, accettando quindi consapevolmente il rischio della commissione di fatti criminosi in danno dell'Ente pubblico".

Un altro dirigente, inoltre, intuito che fossero in corso indagini, avrebbe introdotto soltanto nel 2017 il ''registro delle uscite temporanee per servizio fuori dagli uffici comunali'', casualmente e drasticamente diminuite rispetto al passato, ammettendo, come poi emerso durante l'interrogatorio, che la prassi degli allontanamenti arbitrari fosse sempre stata ammessa in base al principio del ''si era sempre fatto così''.

(Unioneonline/s.s.)
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