Rivelazione choc di una ragazza italiana, Jessica, al quotidiano tedesco Bild: "Anis Amri ha vissuto da me". Il tunisino responsabile dell'attentato di Natale a Berlino, costato la vita a 12 persone, e ucciso durante un controllo di polizia a Sesto San Giovanni, ha soggiornato in una località vicino Roma.

Il marito di Jessica è tunisino, ora si trova in carcere per traffico di droga, e ha conosciuto Amri in un campo profughi di Lampedusa nel 2011.

"Quando l'ho visto in tv, dopo l'attentato, l'ho subito riconosciuto: l'ho detto a mia mamma e ho iniziato a tremare tutta", racconta la ragazza, che ha 22 anni.

Jessica descrive Amri come una persona dal temperamento "ribelle e testardo", e descrive l'evoluzione del tunisino, che da ragazzo molto allegro, "quasi infantile", è improvvisamente cambiato.

"Beveva, fumava, incontrava donne, poi si è trasformato", spiega. "È diventato più calmo, pregava almeno 5 volte al giorno, non voleva più fumare e se c'era una birra a tavola non voleva neanche più sedersi. Penso si sia radicalizzato in carcere".

"Non ha parlato mai di Isis con me, però diceva che si dovrebbe lanciare una bomba atomica su Israele", racconta la 22enne.

Dopo 4 anni di carcere Amri si è presentato nuovamente a casa di Jessica, nell'estate 2015, "con una grande borsa, un tappetino da preghiera e una veste".

Ci è rimasto qualche settimana, poi si è trasferito a Berlino, "per lavoro" diceva.

Da allora Jessica non ha avuto più sue notizie, fino a quando non lo ha visto in televisione e ha iniziato a tremare.

L'appartamento della ragazza è stato anche perquisito, il giorno dopo l'uccisione di Amri.
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