Attentato terroristico a Berlino, dove un tir è piombato sulla folla a un mercato di Natale.

L'episodio è accaduto ieri sera intorno alle 20 nella zona del viale Kurfuerstendamm.

Il camion, di colore bianco e nero, ha travolto centinaia di persone nel mercatino di Breitscheidplatz. Il bilancio parla di 12 persone travolte e uccise dal pesante mezzo, 48 i feriti, 18 dei quali in condizioni gravissime.

Secondo quanto riportato da alcuni media, l'Isis avrebbe rivendicato l'attentato. Circostanza non confermata, però, dalle autorità.

UN'ITALIANA DISPERSA - Tra i dispersi ci sarebbe anche una giovane italiana: si tratterebbe di una ragazza di Sulmona, Fabrizia Di Lorenzo, 30 anni, in Germania da tempo per lavoro. Il suo cellulare è stato trovato nei pressi della strage e su Facebook è stato lanciato un appello per ritrovarla.

Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha confermato che "potrebbe esserci una vittima italiana".

Altri due connazionali sarebbero rimasti feriti in maniera lieve.

Il governo italiano ha confermato l'innalzamento del livello di allerta e il rafforzamento delle misure di sicurezza nel corso di eventi e manifestazioni previste in questi giorni nelle principali città.

IL KILLER SBAGLIATO - Dopo la strage, la polizia tedesca ha fermato un profugo pachistano di 23 anni, Naved B., arrivato in Germania nel febbraio scorso come richiedente asilo, attraverso la rotta balcanica.

Il giovane ha da subito negato ogni coinvolgimento. In seguito ad accertamenti, è stato scagionato dalle accuse: non sarebbe lui il responsabile dell'attacco e sarebbe finito in arresto per errore.

Decisivo per appurare il suo coinvolgimento sarà il test del dna, disposto dagli inquirenti.

Il giovane è stato dunque rilasciato, mentre il vero killer è ancora a piede libero, "armato e pericoloso".

L'uomo trovato morto nell'abitacolo, sul sedile del passeggero, era invece polacco. Sarebbe stato ucciso da alcuni colpi di arma da fuoco. Il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeter, ha fatto sapere che è una vittima, non un complice dell'attentato.

IL CAMION RUBATO - Il tir, di proprietà di una società di trasporti di Gryfino, vicino a Danzica e alla frontiera fra Polonia e Germania, che nel pomeriggio ne aveva denunciato il furto, era partito dall'Italia e, secondo i piani, doveva consegnare un carico di telai in acciaio a Berlino, poi tornare in Polonia.

Il mezzo è stato rubato poche ore prima dell'attacco ed è stato parcheggiato verso mezzogiorno di ieri nella capitale tedesca.

Inoltre, secondo quanto riportano alcuni media locali, un cittadino - di cui non si conosce l'identità - avrebbe seguito l'attentatore in fuga dal camion per diversi chilometri dal mercatino fino alla Siegessäule, sempre in collegamento con la polizia e a distanza di sicurezza, e ne ha permesso l'arresto. Dopo l'impatto del tir con la folla, ha visto scendere il conducente e ha deciso di seguirlo.

IL DOLORE DI ANGELA MERKEL - "Piangiamo i morti e speriamo che i tanti feriti possano avere aiuto", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel attraverso un tweet del suo portavoce, Steffen Seibert.

Poi, questa mattina, la leader ha parlato in diretta tv e ha detto di essere vicina alle persone che sono state ferite e ai familiari delle vittime, così come lo è ora tutta la Germania. E ha aggiunto: "Non vogliamo vivere nella paura, troveremo presto il colpevole. Ancora non abbiamo molti dettagli ma dobbiamo stare tutti uniti per risolvere la situazione". E sull'attentatore che aveva chiesto asilo nel Paese ha ricordato come la Germania "continuerà a sostenere chi chiede di integrarsi".

Nel pomeriggio la cancelliera ha deposto un mazzo di fiori sul luogo della strage.

PERQUISIZIONI AL CENTRO DI ACCOGLIENZA - Questa mattina, all'alba, un'unità speciale delle polizia tedesca ha fatto irruzione in un centro di accoglienza di Berlino, allestito nel vecchio aeroporto di Tempelhof, dove risultava residente il 23enne arrestato.

"NESSUN ITALIANO COINVOLTO" - L'ambasciatore italiano a Berlino, Pietro Benassi, ha detto questa mattina che "al momento non risultano italiani coinvolti nella strage". Ma non è ancora una conferma del tutto rassicurante, ha precisato il diplomatico: "Non possiamo ancora escludere che possa emergere qualche notizia che non auspichiamo".

SINDACO DI NIZZA: "STESSA VIOLENZA" - Su Twitter, il sindaco di Nizza, dove lo scorso 14 luglio è avvenuto l'attentato sulla Promenade des Anglais che ha causato 87 morti, ha scritto: "A Berlino, stesso modus operandi, stessa violenza cieca, stesso odio per le persone felici. Più che mai, combattere l'oscurantismo", ha aggiunto.

ALLARME A COLONIA - La tensione in Germania resta altissima. Nel tardo pomeriggio un'allarme terrorismo ha interessato la stazione di Colonia, evacuata dalle forze dell'ordine.
© Riproduzione riservata