«Aiuta tuo papà in negozio»: omicidio della panetteria, le parole che hanno scatenato la furia di Raffaele Mascia
«Perché ho una pistola? È la legge della strada», ha detto agli investigatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Aiuta tuo papà in negozio». Per queste parole Ivan Disar, ucraino di 49 anni, è stato ucciso nella panetteria di piazzale Gambara da Raffaele Mascia, il 21enne di origine sarda figlio del titolare del locale, originario dell’Oristanese.
Sabato poco dopo le 18 Ivan, cliente abituale della panetteria che si trovava nel negozio con un connazionale e un’amica moldava, avrebbe in sostanza dato del vagabondo al giovane. Era alticcio.
Raffaele Mascia non ci ha visto più, è uscito dal retro della panetteria, è salito in un soppalco sopra il negozio e ha preso la pistola calibro 38 con cui ha esploso i sei colpi che hanno ucciso Disar e ferito il connazionale. In quello stesso luogo erano nascosti anche una katana e uno storditore elettronico.
Il 21enne è un ragazzo problematico: appassionato di boxe e arti marziali, ha precedenti per spaccio di droga e resistenza. Durante l’adolescenza ha passato un periodo in una comunità per minori, si era allontanato dalla famiglia. Di recente aveva trovato lavoro come elettricista, e pare dormisse in quel soppalco in cui custodiva la pistola. Perché aveva un’arma? «Perché è la legge della strada», ha detto agli inquirenti.
(Unioneonline/L)