Adriana, uccisa dal marito: aveva attivato il codice rosso tre giorni prima
Il marito era stato in carcere per maltrattamenti due volte. Tre giorni prima del delitto l'ultima aggressione, che la donna aveva denunciato attivando il codice rossoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Adriana Signorelli, la donna di 59 anni trovata morta accoltellata in casa nella notte tra sabato e domenica a Milano, tre giorni prima aveva denunciato l'ennesima aggressione del marito Aurelio Galluccio (arrestato per l'omicidio), attivando così il codice rosso. Nella notte tra il 27 e il 28 agosto.
Alla donna, sentita dalla Polizia giudiziaria, era stato consigliato di cambiare casa, cosa che lei aveva assicurato promettendo che sarebbe andata dalla figlia per qualche giorno. Promessa non mantenuta.
Stando a quanto spiegato dal procuratore milanese Francesco Greco e dall'aggiunto Letizia Mannella, Aurelio Galluccio, 65 anni, quattro anni fa era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e violenza. Poi è stato processato e condannato. Nel 2017 venne nuovamente denunciato per gli stessi reati e nel 2018 riarrestato e condannato a 16 mesi per maltrattamenti, dopo aver incendiato la porta di casa della donna e aver cercato di sfregiarla rovesciandole addosso una tanica con benzina e candeggina.
La misura cautelare è stata poi attenuata in obbligo di firma, e quest'anno nel processo d'appello la Procura aveva chiesto nuovamente l'aggravio della misura cautelare.
LA DRAMMATICA NOTTE TRA IL 27 E IL 28 AGOSTO - Il 27 agosto l'ultima aggressione, prima dell'omicidio. Quella sera Adriana va a cena col marito da cui si sta separando. Dopo cena lui, in qualche modo, riesce a salire nell'appartamento di lei dove - sotto i fumi dell'alcol mischiato con psicofarmaci, ha iniziato a inveire contro la donna accusandola di averlo fatta finire in galera dicendo cose false.
Lei, spaventata, è riuscita a chiudersi in bagno. Lui ha sfondato la porta, lei ha tentato di calmarlo e, approfittando di un momento di disattenzione è riuscita a scappare. Poi è andata a fare la denuncia e ad attivare il codice rosso.
"CODICE ROSSO UTILE, MA DIFFICILE DA GESTIRE" - Il procuratore Francesco Greco non ha lesinato poi critiche al codice rosso: "Nessuno vuole contestarlo, ma sta diventando un problema a livello pratico. È difficile da gestire, già ora ci sono trenta allarmi al giorno, e ciò ci impedisce di estrapolare i casi più gravi".
Una legge utile, in sostanza, dice il procuratore, ma difficile da gestire. Anche, aggiunge Letizia Mannella, per la "carenza drammatica negli organici della Procura, ossia l'assenza di cancellieri e personale amministrativo, cosa che crea diversi problemi di gestione perché i pm hanno tre giorni di tempo per sentire la presunta vittima e iscrivere il fascicolo".
(Unioneonline/L)