A dieci anni di distanza, c’è una svolta nel caso dell’omicidio di Giuliano Gilardi, il pensionato 60enne accoltellato a morte nella sua casa di Saint-Christophe, in Valle d’Aosta, il 27 dicembre 2011.

Fondamentale il chewing-gum trovato nel letto della vittima, sopra il quale è stato trovato il dna di una delle quattro persone indagate dopo la riapertura del fascicolo per omicidio.

La genetista Sarah Gino ha certificato la compatibilità con il profilo genetico di Salvatore Agostino, operaio edile di 61 anni noto alle forze dell'ordine che si è sempre dichiarato estraneo al delitto.

L’INCIDENTE PROBATORIO – L'incarico le era stato conferito il 18 novembre scorso dal gip di Aosta nell'ambito dell'incidente probatorio chiesto dalla procura: la prova verrà ufficialmente formata nel corso dell'udienza in calendario il 3 febbraio prossimo, utilizzabile poi in un eventuale dibattimento.

Il raffronto con il dna di Agostino era l'unico a mancare: era stato analizzato dando però esito negativo nei giorni successivi al delitto assieme a quello degli altri tre attuali indagati per omicidio aggravato in concorso. Sono l'ex compagna di Gilardi, Cinzia Guizzetti (già principale indiziata del delitto nell'inchiesta che era poi stata archiviata), l'ex marito di quest'ultima, Armando Mammoliti, artigiano edile, e Domenico Mammoliti, 35 anni, come Agostino operaio edile e nome noto alle forze dell'ordine. 

Le indagini proseguono ma la relazione, intanto, attesterebbe la presenza di Agostino nella casa di Gilardi e potrebbe far luce su un mistero lungo dieci anni.

(Unioneonline/D)

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