Ha confessato tutto il docente di 53 anni dell'istituto Massimo di Roma, arrestato con l'accusa di atti sessuali con una minorenne, una studentessa di 15 anni.

"Quello che c'è scritto nell'ordinanza è sostanzialmente vero. Ma ero innamorato, era un rapporto consenziente, mai in 25 anni di insegnamento mi era successa una cosa del genere", ha detto il professore di lettere nel corso dell'interrogatorio davanti al gip a Regina Coeli. "Ho tentato di chiudere la relazione ma non ci sono riuscito. Mi allontanavo e poi mi riavvicinavo. Ero entrato in una sorta di gioco affascinante e ho perso il controllo".

"Chiedo scusa a tutti, a cominciare dai genitori della ragazza. Ho tradito me stesso, gli studenti, i miei colleghi e l'istituto. Farei qualsiasi cosa per tornare indietro", ha aggiunto.

Secondo il suo legale, l'uomo "è prostrato, per questa vicenda ha già tentato il suicidio".

LA VICENDA - I rapporti tra professore e studentessa andavano avanti da circa un anno: da settembre, poi, avevano subito una decisa accelerazione, quando i genitori della ragazzina, chiaramente ignari di tutto, l'avevano affidata proprio a lui per le ripetizioni di latino.

Da quel momento, stando alla ricostruzione del gip, il docente aveva cominciato a corteggiare in modo pressante l'alunna, con messaggi audio e video anche a sfondo sessuale: poi erano cominciati i baci e i palpeggiamenti.

L'avvocato chiederà i domiciliari.

(Unioneonline/D)

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