«Speculazione evidente sui costi dei voli. Per alzare i prezzi dei biglietti, anziché prevedere un numero adeguato di collegamenti, come sempre necessario nel periodo di Natale, si attende di riempire i voli ordinari a prezzi altissimi (anche più di 500 euro per viaggi che potrebbero essere venduti a 50), per poi inserire quelli nuovi con grande ritardo rispetto agli annunci e introdurre così da subito i prezzi più alti».

È un’accusa durissima quella del parlamentare dem Silvio Lai alle compagnie aeree. Il deputato è anche primo firmatario di una segnalazione inviata da diversi parlamentari all’antitrust in cui si chiede di aprire un’inchiesta su quel che sta avvenendo nei collegamenti aerei tra le isole e gli aeroporti di Roma e Milano.

«L’Autorità garante per la concorrenza intervenga immediatamente – è l’appello di Lai – controllando i comportamenti delle compagnie per verificare se questi siano congrui, se differiscano da quanto fatto negli anni precedenti in termini di programmazione del numero di voli disponibili e in quali tempi siano stati resi disponibili, e se i prezzi siano giustificati o meno». 

Si chiede inoltre all’Antitrust, «in presenza di gravi errori di programmazione delle istituzioni e in assenza di iniziative politiche adeguate del governo», di verificare «se le istituzioni preposte, in primis il ministero competente, abbiano svolto e stiano svolgendo il proprio ruolo» in termini di controlli.

Una situazione che è dovuta anche al regime di continuità senza compensazioni che le compagnie hanno offerto per alcuni mesi, secondo Lai, che punta il dito contro la gestione «inadeguata» della Giunta Solinas. «Hanno esultato – ricorda l’esponente Pd – quando le compagnie hanno accettato per un anno gli oneri di servizio gratuito non considerando che in questo modo mancavano gli strumenti di condizionamento e controllo dell’applicazione del contratto».

Anche gli impegni presi in questi ultimi giorni per aumentare il numero di voli, conclude Lai, dimostrano che «ciò che appare come un risultato è in realtà una concessione che grava sui costi dei cittadini».

(Unioneonline/L)

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