Un’evasione fiscale da 55 milioni di euro, cinque indagati. Questo il risultato di un’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Cagliari che ha scoperto, esaminando carte, conti correnti e oltre 4mila mail, come i ricavi degli affitti relativi a lussuose ville in Sardegna venissero occultati. Gli immobili affidati ai turisti stranieri producevano utili che solo sulla carta finivano in Svizzera, in realtà confluivano nella società italiana.

Coinvolte sono una società immobiliare elvetica, un’agenzia di viaggi in Germania e una società di servizi in Italia.

Gli accertamenti hanno riguardato gli anni d'imposta dal 2013 al 2019: la società svizzera, spiegano le Fiamme gialle, era una “scatola vuota”, senza struttura organizzativa, e agiva "nel triplice ruolo di gerente e conduttore nei rapporti con i proprietari italiani degli immobili, di proponente di servizi turistici attraverso l'agente di viaggi tedesco e, infine, di committente di una serie di prestazioni di servizi aggiuntivi svolti dai dipendenti della società residente in Italia".

In pratica una “stabile organizzazione occulta”: la società svizzera operava in Sardegna attraverso quella italiana, tanto che aveva nel nostro Paese i suoi dipendenti che si occupavano della stipula dei contratti, mentre gli italiani incassavano in contati il pagamento degli affitti.

In apparenza le operazioni avvenivano fuori dal territorio nazionale ma tutto veniva perfezionato in Italia.

La società italiana, secondo le verifiche, avrebbe nascosto dal 2013 al 2019 ricavi da tassare per oltre 34 milioni di euro e oltre 17 milioni ai fini dell'Irap.

Aggirata inoltre la normativa sull’imposta sul valore aggiunto con un’evasione di 4 milioni di euro.

(Unioneonline/s.s.)

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