La stagione turistica 2021 in Sardegna ha portato numeri più che buoni tanto da essere considerati vicini a quelli registrati in epoca pre-Covid.

Per l’assessore al Turismo Gianni Chessa le presenze sono state 16 milioni considerando una permanenza di 5 notti per chi è arrivato in aereo e 7 per quelli giunti con le navi. Sopra i 10 milioni per Federalberghi.

In ogni caso un’estate positiva e una coda di stagione che prosegue, grazie a una serie di eventi, sino a fine anno: sport, congressi, enogastronomia porteranno nell’Isola tantissime persone.

“Oggi, dopo l'incubo passato, possiamo dire di aver vinto la sfida: malgrado una partenza in ritardo e le difficoltà per gli operatori a trovare personale, abbiamo avuto da subito un boom, luglio esaltante, agosto che ha superato quello del 2019 e settembre ottimo”, sottolinea Chessa.

Paolo Manca, presidente di Federalberghi, richiama già i numeri di maggio, ritenuti inaspettati. E poi l’estate piena con un bilancio molto positivo, in particolare agosto, e infine il calo fisiologico tra settembre e ottobre con le prime chiusure delle strutture ricettive.

Ci sono già inoltre i primi segnali incoraggianti anche per il 2022.

(Unioneonline)

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