L'emergenza coronavirus fa slittare anche l'udienza preliminare del caso William Tani-Giuliano Milanovic.

Si tratta dei due ragazzi del Sulcis (il primo di Iglesias, il secondo di Carbonia) scomparsi l'11 febbraio del 2007.

Il procedimento davanti al Gup si terrà il prossimo 15 ottobre, non più il 7 maggio. Un caso misterioso per il quale c'è un'unica persona imputata: Gianfranco Casula, 44 anni, ex tabaccaio di Carbonia emigrato in Germania.

Nei confronti dell'uomo (difeso dagli avvocati Gianluca e Marco Aste) sono state formulate (dal pm Danilo Tronci) tre ipotesi di reato, a seguito delle indagini svolte dalla Polizia: omicidio, distruzione e soppressione di cadavere in concorso con altre persone rimaste sconosciute.

Già il mese scorso c'era stato un rinvio, per consentire ai difensori di ascoltare le intercettazioni e scegliere il rito.

Deve essere formalizzata anche la costituzione di parte civile degli avvocati Alessandra Ferrara (per la madre e il fratello di William Tani), Alessandro Corrias e Marco Bacchis per i familiari di Milanovic.

"Temo che morirò senza sapere che fine abbia fatto mio figlio - è lo sfogo di Luciana Sedda, mamma di William Tani - ogni giorno penso a quanto sia assurdo che sia trascorso tanto tempo per un caso di omicidio".

La donna, nel corso degli anni, ha più volte manifestato la sofferenza per la vicenda e rivolto appelli affinché il procedimento giudiziario fosse più celere.
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