Sembra ora proseguire con una guerra di comunicati stampa tra le sigle sindacali l'infinita vertenza Aias.

A far detonare la polemica è stata la nota del "Comitato spontaneo dei dipendenti e collaboratori Aias", allineatosi sulle posizioni dell'azienda nel chiedere la revoca della delibera di Giunta regionale con cui si impongono clausole più stringenti nelle prossime convenzioni da stipulare tra sistema sanitario e operatori privati.

Sulla stessa falsariga il comunicato dell'Ugl regionale che inoltre bacchetta Cgil, Cisl, Uil Fp "in quanto non firmatari del Contratto nazionale dei lavoratori Aias e dunque non aventi ufficialità di contrattazione".

La risposta dei confederali non si è fatta attendere. Nel ricordare all'Ugl di "aver firmato un contratto nel 2013 che ha portato al licenziamento di 130 persone" Cgil, Cisl, Uil Fp si rivolgono direttamente all'Aias: "L'azienda sostiene di essere da anni creditrice di decine di milioni di euro verso il sistema sanitario regionale, se fosse vero come mai non le sono mai stati corrisposti dalle varie giunte amiche?".

Affonda poi il colpo la nota di Salvatore Drago dell'Usb Cagliari che riferendosi al Comitato di lavoratori Aias parla di "pochi dipendenti imbeccati dall'azienda", contesta i dati sui crediti vantati da Aias e ricorda i 7/8 stipendi arretrati ancora attesi dai lavoratori.

Infine anche la dura nota di Michele Serra, Cgil Cagliari, mette nel mirino il Comitato: "Si tratta di pochi colletti bianchi e precari obbligati dall'azienda che non rappresentano nessuno. I dipendenti hanno i loro organi sindacali a rappresentarli".

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