Marinerie in stato di agitazione nel Sulcis.

Nel mirino della Flai Cgil di Carbonia e dell'Associazione Armatori Piccola Pesca della Sardegna, dopo anni di attesa, è , la carta che regola l'erogazione degli indennizzi ai pescatori a causa del blocco alle attività imposto dalle esercitazioni militari.

"Dopo il riconoscimento dell'indennizzo alle marinerie del poligono di Capo Frasca, pensavamo - scrivono rispettivamente Mimmo Siddu ed Enrico Marangoni in una nota diffusa ieri - che fosse il momento giusto per completare la rivisitazione del protocollo in essere che si è dimostrato superato e non più corrispondente ai temi da regolamentare".

Riferimento quest'ultimo relativo alle indagini, per truffa ai danni del Ministero della Difesa, che ha visto coinvolti diversi pescatori del Sulcis.

"Avevamo a suo tempo esternato la preoccupazione che tutto ciò potesse avvenire e per questo - sottolineano i due rappresentanti sindacali - da diversi anni chiedevamo che ci fosse una revisione del protocollo per prevenire abusi e richieste non legittime che, con la crisi dilagante della Sardegna, sarebbero divenute appetibili per molti".

Fenomeno che avrebbe esposto alla "gogna mediatica i pescatori, quelli che lo sono davvero e che non accettano di essere additati come assistiti o truffatori".

Siddu e Marangoni, infine, criticano anche le continue modifiche, "senza confronto con la categoria", su modulistica, scadenza domande e regole di volta in volta inserite. Da qui, appunto, la decisione di scendere nuovamente in campo.
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