Insorge il Comitato Riconversione Rwm dopo le dichiarazioni con le quali il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo ha minimizzato sulle procedure di ampliamento dello stabilimento di produzione di esplosivi in territorio di Iglesias.

"Oltre al deposito D256, dagli atti comunali si evince che gli uffici stanno esaminando richieste della Rwm per la costruzione di due altre strutture, le E208 ed E209, ricadenti nell'isola amministrativa di San Marco oltre a un deposito di materiali infiammabili previsto nella zona industriale di Sa Stoia".

È forte la preoccupazione del sodalizio che, come suggerisce il nome, chiede da tempo una riconversione della fabbrica e legge nelle procedure portate avanti dal Comune di Iglesias una sorta di tradimento di quanto votato all'unanimità dal Consiglio Comunale il 19 luglio scorso.

Allora l'assemblea civica si disse in sintesi "contraria alla fabbricazione di materiale destinato a paesi in conflitto" e s'impegnò a "sollecitare Stato e Regione a creare le condizioni per una riconversione pacifica della fabbrica".

Rigetta l'ipotesi di aver voluto minimizzare, alludendo a un fraintendimento, il sindaco Emilio Gariazzo che tiene comunque il punto: "Non abbiamo approvato nessun ampliamento, quelle seguite dagli uffici sono procedure alle quali dobbiamo dare obbligatoriamente corso. Politicamente e moralmente non ci piacciono ma non possiamo opporci".

È un tradimento dell'odg votato dal Consiglio il 19 luglio? "Assolutamente no, quanto votato rimane assolutamente nei nostri intendimenti. Lo prova il fatto che la precedente richiesta della Rwm di procedura Suap per la realizzazione del Campo Prove R140 a San Marco non ha avuto il nostro avvallo ma è stata girata alla Regione che l'ha bloccata decretando la necessità di una Valutazione d'impatto ambientale".
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