Iglesias, dopo l'incendio rischio frana a Nebida
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Dopo il rogo che ha distrutto decine di ettari di vegetazione, a Nebida ritorna la paura.
A destare la preoccupazione degli abitanti della frazione costiera di Iglesias è, in particolare, il rischio frane. La caduta di massi non è un'ipotesi remota.
Lo dimostra il fatto che il sindaco Emilio Gariazzo ha inoltrato una nota all'assessorato regionale dei Lavori pubblici, con la quale fa una richiesta di sopralluogo urgente da parte del servizio Genio civile nell'area interessata.
La missiva è firmata anche da Pierluigi Castiglione, dirigente comunale del settore Lavori pubblici. "Una richiesta fatta in via precauzionale", puntualizza il sindaco.
Ma il contenuto della lettera è esplicito: nelle vicinanze del serbatoio pensile (interessato dai lavori di demolizione dell'imponente struttura, da anni in condizioni di precarietà) è stata segnalata la presenza di alcuni massi in una situazione definita di "equilibrio instabile".
Una circostanza di potenziale pericolo per l'incolumità pubblica, messa in evidenza dall'assenza della vegetazione distrutta dalle fiamme.
Peraltro, proprio la mancanza della vegetazione, potrebbe aumentare il rischio frana in una zona che - in passato - è stata interessata da eventi di questo tipo.
Proprio per questi motivi, il sindaco e il dirigente comunale, fanno presente "l'urgente necessità di un sopralluogo", nonché di opportuni accorgimenti per tutelare l'incolumità pubblica.