Giovanni Murru, il tabaccaio di Iglesias che il 2 marzo del 2017 uccise, con almeno dieci coltellate alla gola, la moglie Federica Madau, dovrà essere sottoposto a una nuova perizia psichiatrica.

Lo ha appena deciso la Corte d'Appello di Cagliari, cui aveva presentato ricorso l'avvocato Gianfranco Trullu, difensore dell'uomo.

La Corte ha comunicato la decisione dopo una lunga camera di consiglio.

L'assassino di Federica, 31 anni, mamma di tre bambine, in primo grado era stato condannato a trent'anni di reclusione. Gli era stato contestato l'omicidio aggravato dalla premeditazione e dal rapporto coniugale.

L'8 marzo udienza per il conferimento dell'incarico a due specialisti di Milano.

La necessità di disporre una nuova perizia nasce a seguito delle contraddizioni che la difesa ha evidenziato nelle circa 30 pagine del ricorso: in particolare quelle relative alle diverse conclusioni cui sono arrivati consulenti e periti nominati dalle parti (Procura, Gup, difesa e parti civili) per valutare le condizioni mentali dell'omicida.

Quelle riferite, soprattutto, al momento in cui ha accoltellato a morte la giovane moglie.

Murru, detenuto nel carcere di Uta, era presente all'udienza. La Corte era presieduta dal magistrato Gemma Cucca, mentre il Procuratore generale Francesca Nanni. In aula anche gli avvocati di parte civile: Annarella Gioi, Alessandra Ibba e Duilio Ballocco.
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