Igea accusa il Comune di inadempienze e vuole riprendersi i siti minerari aperti ai turisti
Ma l'assessore regionale all'Industria convoca un incontroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'Igea accusa il Comune di inadempienze e si "riprende" la grotta Santa Barbara e la galleria Porto Flavia. La società mineraria, controllata dall'assessorato regionale dell'Industria, ha inoltrato due note (tramite pec) agli uffici comunali di Iglesias per comunicare l'intenzione di voler recedere il contratto di comodato d'uso, siglato con l'amministrazione comunale che (dallo scorso novembre) ha riaperto alle visite turistiche il sito naturale della miniera San Giovanni; nonché la galleria Porto Flavia, che da anni è una delle mete più apprezzate dai visitatori. Ma poco fa è arrivata la notizia che Anita Pili, assessore regionale dell'Industria, ha convocato per lunedì sindaco e amministratore Igea.
Le lettere sono firmate da Michele Caria, amministratore unico di Igea. Le indiscrezioni - per tutta la giornata - circolavano negli ambienti politici regionali, ma anche cittadini. Voci e non solo. Un consigliere comunale di minoranza (Simone Saiu, di FI) ha presentato un'interrogazione urgente esprimendo preoccupazione "per le sorti dei lavoratori, nonché per le ripercussioni sulle casse comunali".
Il sindaco, Mauro Usai, giudica "un atto di guerra" la decisione assunta da Igea, ma si mostra fiducioso "perché l'assessore regionale ci ha subito convocati per dirimere questa spiacevole controversia".