Maria Saiu, di 36 anni, Anna Pinna, di 24 anni, Laura Lussana, di 20 anni e Anna Rosa Murgia di appena anni 15. Sono i nomi delle quattro cernitrici rimaste vittime della cosiddetta “tragedia di Buggerru”, avvenuta esattamente 101 anni fa, precisamente il 18 marzo 1913.

A ricordarle, con un post su Facebook intitolato “Morire di lavoro”, è la Filctem CGIL Sardegna Sud Occidentale.

Il sindacato ricostruisce anche quanto accadde in quel giorno maledetto: «Miniera di Genna Arenas, Buggerru, nel sud ovest della Sardegna. Erano le sette del mattino del 18 marzo 1913, e la nebbia che arrivava dal mare sostava sotto la montagna di calamina del cantiere di Genna Arenas. Mentre il personale addetto alla cernita del minerale era intento al suo lavoro, la tramoggia che conteneva il minerale grezzo nel silos non resse il pesante carico. Una griglia cedette, mentre una squadra composta da otto donne, tre ragazzi ed un caporale si avviava alla laveria, uccidendo le quattro cernitrici. I feriti – conclude il post - furono tre: Mariangela Zoccheddu, di 33 anni, Assunta Algisi, di 33 anni e Luigi Cadeddu, di appena 14 anni. Il caporale, invece, si salvò».

(Unioneonline/l.f.)

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