Ci sarebbe un finto suicidio dietro la morte di Sebastian Casula, il 39enne di Carbonia trovato senza vita - impiccato a un albero - nell'estate 2017 nei boschi di Monte Leone.

Lo scorso maggio era finito sotto inchiesta un giovane, sospettato di avergli venduto una dose letale di droga.

La notizia di oggi è che altre 7 persone, tutte già note alle forze dell'ordine e legate al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti, sarebbero state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Cagliari per favoreggiamento.

A confermarlo è l'avvocato che ha seguito il caso con i famigliari, Gianfranco Piscitelli, dell'associazione Penelope.

Che ha anche scritto un duro post su Facebook, dove si legge: "Probabilmente è stato inscenato un suicidio di un giovane vissuto e cresciuto a Carbonia e che almeno 8 persone sapevano. 8 persone che lo frequentavano. 8 persone che hanno partecipato al suo funerale e si sono messe in fila per baciare commossi la mamma Francesca disperata, il papà Ettore, il fratello Omar. Otto Giuda traditori" .

L'ipotesi è che Sebastian sia morto per overdose e che uno o più tra gli indagati, gli stessi che gli avrebbero venduto la droga, avrebbero poi inscenato il suicidio per tentare di coprire le proprie responsabilità.

Decisivi per allargare il cerchio dell'inchiesta gli accertamenti effettuati dai carabinieri del Ris.

(Unioneonline/l.f.)
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