Un primato non cercato ma che certamente le inorgoglisce: "Un onore apprendere di aver “aperto la strada” e di ricevere tantissimi ringraziamenti e complimenti anche da chi non ci conosce affatto".

Già perché il 3 agosto a Domusnovas Simona Deidda e Stefania Mocci sono state la prima coppia omosessuale sarda a firmare nel municipio domusnovese l’atto propedeutico all’Unione Civile che sanciranno ad ottobre.

Un unione “ufficiale” che giunge a coronamento di una storia iniziata con un colpo di fulmine al Poetto esattamente 3 anni fa.

Le due ragazze, di Domusnovas e Quartucciu, entrambe trantaduenni, hanno subito sfruttato l’entrata in vigore dei decreti attuativi della legge sulle Unioni Civili (o legge Cirinnà com’è maggiormente nota) apprendendo poi del primato dalla prefettura di Cagliari.

La decisione di mettere “nero su bianco” un’unione che era tale già fin dal giorno dopo il primo incontro ("siamo subite andate a convivere" dicono) è maturata due anni fa a seguito dell’impossibilità per Simona (in quanto non parente) di stare vicina a Stefania durante un ricovero per un intervento urgente.

Con loro fin dal primo momento anche Desirèè, figlia undicenne di Stefania e dell’ex marito.
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