Sulcis, ago e filo per l'integrazioneZingarò: la griffe delle sarte rom
Formidabili quegli anni. Dentro un box di metallo, nel campo nomadi più sgarrupato. Con qualche pietra che ogni tanto, come per miracolo, pioveva dal cielo producendo all'interno un vibrato metallico che faceva imbestialire le studentesse . LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU L'UNIONE SARDAPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Giochi di ragazzi che non capivano perché sorelle e fidanzate, a una certa ora si ritirassero con forbici e spoletta. D'altronde bisognava pur cominciare e l'idea di tirar fuori delle sarte sopraffine dalle ragazze rom del Sulcis Iglesiente pagare qualche scotto era inevitabile . Eppure ago e filo andavano, le perplessità alla fine perdevano peso. La fine della storia, che è poi il vero inizio, è una sfilata a Carbonia entro i primi dieci giorni di dicembre. Un rientro a casa, dopo la trasferta con gloria nella sede della Confindustria sassarese, villa Mimosa. Cinquanta abiti da cerimonia, applausi a scena aperta da rivedere su Youtube. E un marchio registrato a memoria futura: Zingarò .
Per capire la portata del progetto, bisogna conoscere i