DAL NOSTRO INVIATO

SIMONE LOI

Orientale sarda, chilometro 95. Il sole illumina le lamiere contorte di una vecchia Uno accartocciata sull'erba falciata di fresco. Polvere di gesso sull'asfalto zuppo di sangue e olio, nessun segno di frenata.

Alle otto del mattino gli uomini del Soccorso stradale raccolgono gli ultimi frammenti anneriti dell'utilitaria. La bara bianca di due cugini di Tertenia, Samuele Salis, 28 anni, muratore, sposato, padre di due figli, il più piccolo di appena sei mesi, e Andrea Deiana, 22, disabile.

Morti a notte fonda in un terribile schianto. Con loro, verso Cagliari, viaggiavano le mamme. Entrambe sono ricoverate in rianimazione all'ospedale di Lanusei, in condizioni disperate. Maria Teresa Deiana, 55 anni, madre di Samuele, e Assunta Gessa, 65, madre di Andrea, sono in coma farmacologico. Illeso il conducente dell'altra vettura, una Megane station wagon. Si chiama Walter Prunas, 37 anni, di Loceri.

Sull'Orientale insanguinata le macchine sfilano lentamente. Nell'aria c'è ancora l'urlo strozzato di un padre, di un marito. Gianni Salis, 55 anni, operaio forestale andava in campagna come ogni giorno, nessuno lo ha avvisato di quel che era successo. Come tutti si è messo in fila a passo d'uomo in attesa di poter passare. Pochi metri più avanti ha trovato un figlio morto. Poi gli hanno detto che sua moglie è in ospedale, in fin di vita.

Nel tratto fra Tertenia e l'innesto per la nuova 125 l'Orientale ha un andamento irregolare, tra curve strette e brevi rettilinei. Asfalto asciutto, visibilità buona. Alle 4 del mattino la Uno bianca viaggia in direzione Cagliari. Samuele accompagna il cugino Andrea all'aeroporto e sua mamma all'ospedale. Intorno alle 4 lo scontro. Una delle due auto (ci sono versioni contrastanti) invade la corsia.

La Uno ha la peggio. Nell'urto la portiera dell'autista viene divelta, Samuele Salis scaraventato fuori. Muore sul colpo. L'auto ruota di 180 gradi e finisce in cunetta. Per gli occupanti della Uno l'urto è terribile, la parte anteriore dell'auto non esiste più.

La chiamata al centralino dei vigili del fuoco di Lanusei arriva alle 4,26. I mezzi di soccorso sono sul posto mezz'ora dopo. Accanto all'autista è seduto Andrea Deiana, i medici cercano inutilmente di rianimare il ragazzo, che muore poco dopo. Maria Teresa Deiana e Assunta Gessa vengono trasportate in ospedale a bordo delle ambulanze del 118.

Alle 6 del mattino Gianni Salis, 55 anni, operaio forestale, percorre l'Orientale. Lo aspetta una giornata di lavoro nel suo terreno. Quando vede l'auto accartocciata non riesce neppure a urlare. In una mattina così luminosa c'è spazio solo per le lacrime. Arrivano amici e parenti, condividono il dolore, lo spezzano in pianti e abbracci. Sull'Orientale il traffico si snoda lentamente a senso unico alternato.

Tornerà regolare solo dopo la rimozione delle due due auto dalla carreggiata, che viene completata intorno alle 9. I carabinieri della compagnia di Jerzu, al comando del capitano Luigi Nocerino, hanno già eseguito i rilievi. Il conducente della Megane Walter Prunas è stato sottoposto alla prova dell'etilometro, un atto dovuto. Le indagini diranno se ci sono eventuali responsabilità. Importanti indicazioni verranno dalla testimonianza delle due donne sopravvissute, se e quando saranno in grado di darle. Ma prima ci sarà spazio solo per il lutto di un intero paese.
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