Sassari, "suicidio" in carcere: tre arresti"Marco Erittu fu assassinato in cella"
Colpo di scena nel caso della morte di Marco Erittu, detenuto del carcere San Sebastiano di Sassari, trovato agonizzante nella sua cella e archiviata inizialmente come suicidio. Le indagini hanno aperto la pista dell'omicidio.Le indagini hanno portato a tre clamorosi arresti nella notte di ieri. L'accusa per tre persone è di omicidio e concorso in omicidio. Le ordinanze di arresto hanno interessato un agente di custodia, Mario Sanna, 48 anni, di Bonorva e due persone già detenute: Giuseppe Bigella, che ha confessato l'omicidio, Giuseppe Vandi, 48 anni, sospettato di essere il mandante dell'omicidio.
Erittu fu trovato il 18 Novembre 2007 agonizzante nella sua cella.
I segni trovati sul collo dell'uomo e la dinamica del presunto suicidio insospettirono gli inquirenti. Il decesso fu classificato come suicidio, con tante anomalie, ma nessun dubbio era sufficiente per portare a piste differenti. Fino a ieri sera.
L'OMICIDIO - Secondo gli investigatori, l'agente avrebbe lasciato la porta della cella aperta, consentendo a due detenuti di entrare e soffocare Erittu con una busta di plastica avvolta intorno al capo. La cella era stata quindi richiusa e la morte di Erittu era stata classificata come suicidio. Successivi elementi avrebbero consentito alla Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari di riaprire l'inchiesta, individuando i presunti responsabili del delitto. Il movente sarebbe l'eliminazione di quello che sarebbe potuto diventare un testimone scomodo su vicende legati a sequestri di persona negli anni '80. La morte di Erittu infatti, secondo le indagini potrebbe essere legata alla scomparsa di Giuseppe Sechi, avvenimento a sua volta legato al sequestro di Paoletto Ruiu.