"Per far capire agli idioti che ancora oggi sottovalutano la grave pandemia che sta attraversando il pianeta, ebbene a Sassari vista la situazione di affanno e di gravità che si è creata nel reparto Malattie Infettive, ci hanno revocato le ferie".

Virale il post dell'infettivologo dell'Aou di Sassari Antonio Pintus, che in poche ore ha ottenuto oltre mille condivisioni e centinaia di commenti.

"Rientriamo tutti al lavoro - racconta - con grande senso del dovere".

Ma, aggiunge, "non osate più chiamarci eroi, ve ne saremo tutti grati, interrompo le ferie, ma l'emergenza chiama".

Il tutto corredato da foto con tanto di tuta, maschera e visiera, poco prima di entrare nel reparto Covid. Decine i messaggi di ringraziamento: "Buon lavoro, grazie per quello che fate".

(foto ufficio stampa)
(foto ufficio stampa)
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L'AOU - "Nessuna situazione drammatica o di affanno in malattie Infettive ma necessità di dover far

fronte alla situazione di emergenza che si è creata in questi giorni, dopo i numerosi ricoveri di pazienti arrivati nella nostra struttura dalle aree turistiche del Nord Sardegna". È quanto si legge in una nota firmata dal direttore della clinica di viale San Pietro, Sergio Babudieri, diffusa dopo il post virale.

"Una scelta dovuta - spiega - perché attualmente, nella nostra clinica e in brevissimo tempo, il numero dei ricoverati è in aumento. Parliamo di 17 pazienti, dei quali 3 si trovano in sub intensiva e 3 in terapia intensiva, questi ultimi gestiti nella nostra struttura con il supporto fondamentale degli anestesisti-rianimatori guidati dal professor Pier Paolo Terragni".

"Siamo in una fase di ripresa della malattia - aggiunge Terragni - abbiamo avuto diversi ricoveri a vari livelli di complessità che abbiamo centralizzato nella clinica diretta da Babudieri".

Secondo il direttore della Rianimazione, "allo stato attuale la tipologia di presentazione della patologia segue quella che abbiamo sperimentato all'inizio dell'anno, e cioè sono malati con particolari problemi, con comorbilità che predispongono al peggioramento polmonare. Abbiamo, però - conclude -, anche i casi di pazienti che hanno avuto una espressione della malattia semplicemente dal punto di vista respiratorio".

(Unioneonline/D)
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