Ustica, la figlia del radarista sardo: "Se avesse denunciato sarebbe ancora vivo"
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Il mese scorso la Procura di Grosseto ha disposto la riesumazione della salma di Alberto Dettori, maresciallo dell’Aeronautica militare di Pattada, trovato impiccato nel 1987 vicino al fiume Ombrone, a pochi chilometri da Grosseto.
Il sottufficiale, radarista, era in servizio nella base di Poggio Ballone la sera del 27 giugno 1980 quando il Dc 9 dell’Itavia, con 81 persone a bordo, si inabissò nelle acque davanti a Ustica. L’iniziativa della Procura è arrivata dopo le richieste della famiglia, in particolare della figlia Barbara, e dell’associazione antimafia "Rita Atria". "Qui finiscono tutti in galera", aveva detto alla moglie al rientro a casa. Poi non era più tornato sull’argomento. "Se avesse denunciato, forse sarebbe ancora vivo", dice la figlia che non crede al suicidio e chiede giustizia.
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