Usini piange una delle sue personalità illustri: Don Giovanni Antonio Tilocca. «Quante parole potremmo dire e quanti pensieri, in questo momento, aleggiano un po' nel cuore di tutti noi. Un'opera silenziosa ed educata, quella di Don Tilocca, passata attraverso l'essere vice parroco tra il 1957 e il 1965 e poi il ritorno nel 1995, dopo i vent'anni di Don Masala». Questo il ricordo commosso del sindaco, Antonio Brundu.

«Don Tilocca, in quegli anni, rappresentava un po' la speranza di riscatto e di rinascita della comunità parrocchiale, amministrata per 10 anni sino al 2005, quando la malattia non gli ha permesso di esercitare serenamente il suo ministero – prosegue il primo cittadino –.Dal 2005 ad oggi, per quasi 23 anni, Don Tilocca è rimasto sempre vicino a questa comunità, con la presenza silenziosa anche da una carrozzina, dalla quale ha continuato a pregare per la realtà usinese, partecipando a tutti gli eventi ai quali è stato possibile».

Una persona benvoluta e apprezzata da tutti per le sue qualità umane e per aver collaborato con tutti i parroci che gli sono succeduti. «Tanti i ricordi e le emozioni, passando anche attraverso i 60 anni di sacerdozio, momento di festa che un po' ha rappresentato la gratitudine che tutti gli dovevamo, memori anche di qualche mancanza del passato e che certamente non è stata dimenticata - conclude Brundu -. Tutto però, nel bene e nel male, rimettiamo nelle mani di Dio e a lui affidiamo l'anima del nostro parroco emerito, con un abbraccio speciale alla sua famiglia, a zia Peppina, Teresa, Giuseppe e tutti i familiari».

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