Si terrà il 13, 14 e 17 luglio la quarta edizione del festival culturale “Le piazze per la storia 2023 - archeologia e architettura fonti d’identità”, iniziativa voluto dal comune di Uri e inserita nel progetto “Biddas de Pedras”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna.

Un programma che prevede otto iniziative, di cui una rivolta ai bambini, due escursioni e un momento ludico per i più piccoli con una battaglia di “Sardicu”.

I due temi sui quali ruoterà l’edizione 2023 sono l’archeologia e l’architettura, per riscoprire, spiegano dal comune amministrato dal sindaco Matteo Emanuele Dettori, «attraverso le pietre che caratterizzano i nostri siti d’interesse culturale un’identità profonda che si perde nella notte dei tempi, partendo dagli insediamenti abitativi e da chi realmente vi visse nei secoli passati coinvolgendo l’intera popolazione dai più piccoli ai più anziani».

L'evento è realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Sassari Dissuf e Architettura, dell’accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari, dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Alghero-Bosa, della Parrocchia di Nostra Signora della Pazienza e della Fondazione Sardegna Isola del Romanico e con la collaborazione dell’Associazione ArcheoUri Vagando, della Consulta Giovanile CUGA, della Biblioteca comunale, dell’Associazione Turistica Pro Loco Uri, del Sistema Bibliotecario Coros Figulinas, della cooperativa Comes e dell’Associazione Culturale Paulis, e con importanti patrocini dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, dalla Provincia di Sassari, dall’Unione dei Comuni del Coros.

Il festival ospiterà 7 relatori: Mario Sanna, Giuseppina Deligia, Lisa Siotto, Stefano Castello, Alessandro Soddu, Marco Milanese e Pina Corraine.

All’interno del Festival una “due giorni” sarà dedicata, in occasione della Sagra del Carciofo, al percorso turistico sostenibile “il Centro %” e il 16 e 17 settembre verranno valorizzati i siti romanici presenti nel territorio in collaborazione con i Comuni di Usini e Ittiri nella Prima Giornata nazionale del Romanico.

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