Un altro morto a Bancali. Si allunga il numero delle croci nel carcere sassarese con la scomparsa, ieri sera, di una persona condannata all’ergastolo e poco più che quarantenne.

A darne notizia il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria: “L’uomo è morto ieri di infarto. Non sono note - scrive in un comunicato Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna dell’associazione di categoria - le cause, ma l’uomo, che aveva qualche problema di natura psichiatrica, era stato sorpreso in più occasioni ad inalare in cella il gas della bomboletta che legittimamente i detenuti posseggono per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande”.

Il Sappe, che parla di “fatto triste e grave”, propone per evitare di nuovo drammi simili “che si dotino le carceri di piastre elettriche per riscaldare il cibo dei detenuti”. Anche per evitare che lo strumento diventi un’arma contundente sia contro gli agenti che tra gli stessi detenuti, come è successo nei giorni scorsi.

Il sindacato sottolinea poi l’alta presenza di detenuti psichiatrici all’interno delle prigioni: “Ed è grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le Autorità competenti non siano ancora state in grado di trovare una soluzione”.

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