Puntano a demolire le due aggravanti, la premeditazione e i motivi abietti, gli avvocati di Ettore Sini, 51enne ex agente penitenziario di Ozieri condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della ex Romina Meloni e il tentato omicidio di Gabriele Fois, il nuovo compagno della vittima rimasto gravemente ferito.

Un’arringa di 4 ore, i legali dell’imputato Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti hanno parlato due ore a testa nel tentativo di ottenere uno sconto di pena in appello, 30 anni, per il loro assistito. La Procuratrice generale Roberta Pischedda ha chiesto invece la conferma del carcere a vita con il riconoscimento di entrambe le aggravanti.

"Non c'è prova che ci sia stata la premeditazione: Sini la mattina dei fatti era in campagna ed aveva con sé l'arma, non è andato a prenderla per andare da Ozieri a Nuoro nel primo pomeriggio, nell'appartamento dove vivevano Romina Meloni e Gabriele Fois e portare a termine il suo piano omicida", secondo i legali.

Sui motivi abietti: "Sini quel giorno era in uno stato d'animo particolare: non può essere abietta la gelosia". I due legali sullo "stato d'animo particolare" del loro assistito si erano battuti chiedendo una perizia psichiatrica, concessa dalla corte d'appello di Sassari.

Perizia che ha riconosciuto Sini perfettamente in grado di intendere e di volere.

La sentenza d’appello è attesa per il 18 luglio.

(Unioneonline/L)

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