Pazienti, anziani furiosi e utenti fragili con patologie gravi in fila da ore. Chiamarli disservizi sarebbe troppo poco perché prenotare le prestazioni sanitarie, o fare una visita specialistica presso il poliambulatorio Andriolu di Porto Torres è diventato un incubo.

La causa è nel sistema informatico, macchinoso e lento, che assomiglia più ad un girone dantesco e che mette in difficoltà la procedura di prenotazione al Cup, ma anche solo stilare un piano terapeutico, registrare una impegnativa o una ricetta, pratiche e servizi che si concentrano sulla stessa linea internet della struttura sanitaria, da mesi intasata e che manda in tilt l’intero sistema. La situazione che perdura da mesi si è aggravata da quando sono entrati in servizio i medici Ascot che operano sempre sulla stessa linea internet. La fibra ottica per potenziare il sistema è stata già installata ma manca ancora il collaudo e tutto procede a rilento, con attese lunghissime e tensioni tra i pazienti che aspettano ore prima di essere ricevuti. A rimetterci sono gli utenti ma anche gli operatori chiamati a fare da materasso tra l’utenza e l’Azienda sanitaria locale.

Le segnalazioni alla dirigenza Asl si moltiplicano. I problemi sono quotidiani con i Pc che dovendo fare una richiesta personalizzata si inceppano causando attese anche di ore. Questa mattina l’ennesimo caos, due pazienti diabetici hanno rischiato di andare in ipoglicemia: «Dopo oltre un’ora di fila ho necessità di alimentarmi, lo richiede la terapia- spiega un utente - invece qui mi costringono ad aspettare per ore». Il Centro unico di prenotazione è stato bloccato con ripercussioni a catena anche nei settori delle visite specialistiche. 

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