Una villa confiscata alla mafia e un altro immobile situato nel cuore della città di Sorso si trasformeranno in alloggio temporaneo per soggetti senza fissa dimora e soggetti vulnerabili e in situazioni di marginalità sociale.

Si tratta del progetto Housing first  (Prima l’alloggio), un importante intervento di inclusione e coesione sociale - finanziato dai fondi Pnrr e dall’Unione europea – Next generation Eu - e assegnato all’Ambito territoriale sociale Plus che comprende  Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino per differenti misure di intervento.

Il Comune di Sorso ha avuto un finanziamento complessivo di 710.000 euro che serviranno alla ristrutturazione (500mila euro), e alle spese di gestione (210mila euro) di immobili di proprietà comunale da adibire a strutture in grado di accogliere persone per un periodo massimo di 24 mesi, soggetti sostenuti da un’équipe multiprofessionale che metterà a punto un progetto individuale per ogni ospite finalizzato al rafforzamento personale o familiare e professionalizzante e lavorativo.

“Nel programma di intervento – dichiara il sindaco Fabrizio Demelas - sono state individuate due strutture di proprietà del Comune: un fabbricato in centro città, in via La Marmora, e una villetta confiscata alla mafia in località Platamona. Saranno i servizi Politiche Sociali e Lavori Pubblici a lavorare in sinergia per la realizzazione delle due strutture abitative assistite e la conseguente costituzione di un gruppo multiprofessionale territoriale per la presa in carico degli utenti".

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