Da oggi e fino al 19 ottobre Alghero diventa capitale dell’emigrazione sarda. La città catalana ospita infatti l’VIII Congresso della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (Fasi), evento che riunisce oltre 300 delegati provenienti da tutta la penisola per quattro intense giornate di confronto e programmazione. Il congresso, dal titolo “A domo nostra – radici sarde e orizzonti nel mondo”, si svolgerà al Cinema Miramare. Un appuntamento di rilievo per la vita della Federazione e per l’intera rete dei 70 Circoli dei sardi distribuiti in 14 regioni e 46 province italiane, chiamati a tracciare le nuove linee di azione per il futuro.

La scelta di Alghero ha un forte valore simbolico: proprio qui, nel 1972, si tenne la prima conferenza sull’emigrazione sarda, che aprì la strada a battaglie decisive come quella per la continuità territoriale.Tra i temi al centro del dibattito, il ruolo dei sardi nel mondo nella promozione della Sardegna, il diritto alla mobilità, i progetti di cooperazione tra Circoli e istituzioni isolane, il rafforzamento dell’identità culturale e linguistica e le prospettive dei giovani sardi nati e cresciuti fuori dall’Isola. Oltre alle sessioni di lavoro, il congresso sarà accompagnato da eventi collaterali, laboratori e mostre, come quella nella Torre di Sulis che verrà inaugurata domani mattina: “Orizzonti di radici” di Giovanni Canu, classe 1942 originario di Mamoiada e residente a Milano, tra i più apprezzati artisti del panorama contemporaneo sardo.

«È tempo di rafforzare il legame tra le nostre comunità all’estero e l’Isola – sottolinea Bastianino Mossa, presidente Fasi – valorizzando il contributo dei sardi nel mondo come risorsa per lo sviluppo della Sardegna». Proprio in queste ore il nuovo Statuto Fasi, appena approvato dal Comitato esecutivo della Federazione, sarà presentato ufficialmente all’assemblea congressuale di Alghero. «In questa nuova bozza – spiega Mossa – è scolpito il dovere di garantire la rappresentanza di genere e di assicurare la possibilità a giovani e donne di candidarsi», assicura il presidente cercando di placare le polemiche degli ultimi giorni sui tentativi di revisione. 

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