Dalla parte delle donne e dei martiri angioiani. Oggi a Sassari, in via Repubblica Romana, un gruppo di volontarie si è occupato del luogo dove, secondo le previsioni, dovrebbe un giorno sorgere il Giardino della Memoria.

Una iniziativa tenutasi a poche decine di metri da via Quarto dove, sempre stamattina, sono stati ricordati gli otto martiri uccisi tra fine 700 e inizio 800.

«Abbiamo voluto- hanno dichiarato- donare il nostro tempo alla pulizia dell'area verde di quello che è conosciuto come Caimini Vecciu, dove sorge il totem di legno a memoria dei martiri della Sarda Rivolutzione, con in mente le tante donne che parteciparono con sacrificio alle rivolte popolari insieme a migliaia di Orthurani e Zappadori. Cancellate dalla storia, furono presenti e sostennero diversi episodi di rivolta contro gli oppressori piemontesi».

Il luogo è al momento in stato di abbandono in attesa dei lavori che lo riqualificheranno. «Togliere il degrado e le infestanti dal ceppo di legno significa onorare la memoria della nostra storia di  ribellione poplare alla prepotenza e alla tirannía».

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