Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la decisione del giudice Paolo Bulla, ieri in tribunale a Sassari, nei confronti di un imprenditore sassarese 52enne accusato di lesioni personali colpose. Perché, a marzo del 2017, durante le operazioni di trasferimento e installazione in cantiere di un quadro elettrico di media tensione con l’uso di un carrello elevatore, un operaio, nel tentativo di tenere la cella che stava per ribaltarsi, era stato travolto riportando una frattura di tibia e perone della gamba destra.

L’imputato, legale rappresentante della società, era accusato di imprudenza e negligenza perché non avrebbe preso le misure necessarie a fare in modo che l’incidente non avvenisse. Tesi a cui l’avvocato difensore Stefano Porcu si è opposto sostenendo, in discussione, che non vi erano prove in questo senso. La pm era Ilaria Achenza.

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