Sassari, nel 2026 nascerà il primo “Polo montessoriano”
Diciassette professori dei plessi di via Satta e via Forlanini si diplomano con la didattica della famosa pedagogistaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La rivoluzione montessoriana prende piede a Sassari. Stamattina 17 professori, che insegnano nei plessi di via Satta e via Forlanini, hanno concluso dopo cinque anni, nella scuola di San Donato, il corso di “Differenziazione didattica Montessori” ispirato all’opera della pedagogista ed educatrice marchigiana.
“Ora - rimarca Patrizia Mercuri, dirigente dell’istituto comprensivo – anche dal punto di vista normativo siamo scuola media secondaria di primo grado montessoriana, una delle 24 in tutta Italia”.
Intanto proseguono in via Artiglieria i lavori che porteranno alla realizzazione, nel 2026, del primo polo montessoriano sardo. Ma in cosa consiste l’azione del docente che applica il “metodo” Montessori? “È come un regista gentile - continua Mercuri - che dispone all’interno della classe tutti gli ambienti di apprendimento ma lascia ampia libertà allo studente di trovare l’autonomia nel lavoro”. Una rivoluzione accolta dal ministero della Pubblica Istruzione anche nelle scuole medie. “Si è riusciti - riferisce Antonella Binago, insegnante di lettere nell’IC Riccardo Massa di Milano e una delle formatrici del corso - dopo anni di sperimentazione a scardinare l’ordinamento della scuola secondaria di 1° grado. Esisteva la primaria ma non le medie”. “Si tratta di una grande sfida metodologica - precisa Claudia Diciò, formatrice e anche lei insegnante di lettere nello stesso istituto meneghino - La didattica è attiva e si mettono al centro i bisogni e le necessità di ogni studente, ognuno diverso e che può imparare grazie agli altri”.
“Gli studenti- aggiunge Antonino Vella, professore di francese al “Massa”- imparano a lavorare in autonomia, costruendo le proprie conoscenze e il proprio sapere individuale scegliendo le attività che più sono consone al loro percorso di apprendimento”.
La ricerca continua viene rimarcata da tutti i docenti come punto di forza della Montessori, perché attiva, grazie alla collaborazione coi colleghi e al lavoro coi giovani, un incessante motore di crescita e miglioramento personale e collettivo.
