Sassari, navetta in ritardo e a pagamento: la rabbia delle mamme
Duro botta e risposta con l’assessora Puggioni: «Una questione di principio»Botta e risposta tra assessora e mamme che protestano a Sassari per la decisione di far pagare il servizio navetta. Tutto nasce quando, trovati i finanziamenti nel 2023, si prende la decisione di abbattere la scuola di via Artiglieria nel centro storico per creare un polo montessoriano e dirottare i bambini verso il plesso di via Bottego a Latte Dolce.
«La precedente giunta - spiega l’assessora alle Politiche Educative Nicoletta Puggioni - aveva stanziato in emergenza per un anno 80mila euro per i 60 piccoli da trasportare. Una spesa che abbiamo deciso di non rifare e che ci sembrano troppi».
«Però noi avevamo sottoscritto un patto con l’amministrazione - contesta Marcella, una delle madri - Esiste un disagio e ci erano venuti incontro non facendoci pagare. Adesso, di punto in bianco, dobbiamo farlo. Non va bene, è una questione di principio».
Uno dei punti di disaccordo, oltre al fatto che il mezzo arriva alle 8.30 causando un inevitabile ritardo, è infatti la tempistica perché l’informazione sul semaforo verde alla navetta è arrivato solo il pomeriggio precedente al primo giorno di scuola.
«Mi sono insediata come assessora - risponde Puggioni - a luglio inoltrato trovando questo problema. Ci siamo attivati subito ma un bando non si costruisce in pochi giorni e c’è stato agosto di mezzo con buona parte del personale in ferie».
La titolare del settore riferisce che, in ogni caso, la giunta ha dato il via libera a «una variazione di bilancio che dimezza le spese». «Le tariffe per i genitori vanno, secondo l’Isee, da un massimo di 35 euro a un minimo di 7 con facilitazioni per chi ha più figli».
A parte la gratuità, la navetta offriva per i genitori anche un altro punto a favore.
«Anziché andare in 40/45 macchine a Latte Dolce - afferma Maria Francesca, un’altra mamma - ci arrivava un solo mezzo decongestionando il traffico».
L’assessora sottolinea infine che, con buona probabilità, questo sarà in ogni caso l’ultimo anno della navetta da via Artiglieria a via Bottego. Intanto ieri mattina molti posti dello scuolabus erano vuoti perché diverse madri si sono rifiutate di portarvi i propri figli.