Quattro investimenti da quasi tre milioni di euro per l’inclusione sociale a Sassari. Fondi Pnrr il cui impiego è stato spiegato ieri, in V Commissione a Palazzo Ducale, dall’assessora alle Politiche sociali Lalla Careddu e dal dirigente del settore Alberto Mura.

I progetti rientrano nella misura "M5C2; Inclusione e coesione sociale" e si articolano in alcuni interventi relativi a servizi domiciliari, autonomia per disabili, housing sociale e centri di supporto, indirizzati ai comuni del Plus (Piano locale unitario di servizio alla persona). «Insieme ai finanziamenti - afferma l’assessora - bisogna trovare risorse anche per gestire quanto si costruirà». Una delle direttrici - il 1.1.3 - è «il rafforzamento dei servizi domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione». Sono già state individuate 4 cooperative per gestire il servizio - il finanziamento è di 330mila euro - per cui serve però una preparazione particolare.

«In questo momento - sottolinea Careddu – mancano gli Oss per il lavoro nell’assistenza domiciliare». Operatori che, così come quelli nell’ambito dell’educativa, preferiscono lavorare in situazioni meno complesse. 715mila euro il fondo per l’investimento 1.2 destinato ai percorsi di autonomia per persone con disabilità. Si sono ristrutturati due appartamenti in via Oriani, proprietà dell’Asl, in cui andranno ad abitare circa 12 beneficiari, con disabilità mentale in carico al Csm ma in grado, sostiene il dirigente, «di sperimentare in autonomia la coabitazione». In programma tirocini lavorativi e corsi di alfabetizzazione digitale. I soldi in questo caso non sono stati sufficienti e il Comune li ha integrati con la misura regionale “Vita indipendente”.

12 beneficiari anche per l’housing first (1.3.1) con 710mila euro di contributi, in parte usati per la ristrutturazione di due case a Sorso e che prevedono percorsi di accompagnamento verso l’autonomia abitativa, sostenuti da équipe multidisciplinari. Infine l’1.3.2, le cosiddette “stazioni di posta”, centri di servizi integrati per persone senza fissa dimora, che offrono accoglienza giornaliera, servizi di prima necessità e orientamento verso i servizi socio-sanitari territoriali. Si tratta dei locali in via Duca degli Abruzzi e di via Frassetto dove chi li abiterà potrà anche ricevere la posta e usarli come indirizzo personale al posto del consueto “via dell’Anagrafe n°1”. «In questo modo - conclude Mura - capiremo con precisione anche quante persone abbiano necessità di questi servizi». Di certo, al momento, sono circa una 40ina gli ospiti delle varie strutture di accoglienza a Sassari.

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