Sassari, la Casa della Divina Provvidenza è fallita nonostante i 2,8 milioni stanziati dalla Regione
Dai documenti «non si capisce quando e come il contributo verrà erogato», scrivono i giudici: tre mesi di esercizio provvisorio per tutelare i 40 anziani ospitiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il tribunale ordinario di Sassari ha decretato il fallimento della Casa della Divina Provvidenza. La decisione, arrivata ieri, è stata formulata dal collegio presieduto da Stefania Deiana, a latere Ada Gambardella e Giovanna Maria Mossa.
Finisce così una vicenda giudiziaria cominciata nel 2020 con la richiesta avanzata da due creditori, un dipendente e una società, ai quali non era stata corrisposta la cifra di circa 44 mila euro da parte della struttura.
Le istanze avevano dato il via a un procedimento conclusosi ieri, dopo rinvii e pignoramenti. E la strada del concordato preventivo tentata dai responsabili dell'istituto di via Sant'Anna per cercare di salvare gli Ex Cronici, via percorsa in modo parallelo con la proposta di un piano di risanamento, rigettate però entrambe dai giudici. Allo stesso modo i 2 milioni e 800 mila euro stanziati di recente dalla Regione con una variazione di bilancio per la Casa non hanno fatto cambiare idea al collegio.
«Non è possibile comprendere - scrivono in merito i giudici - dall'esame del documento quando il contributo verrà erogato e con quali modalità». Con il fallimento è stato nominato anche un curatore fallimentare e disposto l'esercizio provvisorio per tre mesi in modo da tutelare i circa 40 anziani ospiti rimasti ed evitare il deprezzamento del valore aziendale causato dall'interruzione dell'attività della Casa della Divina Provvidenza.