Arrivano i primi risultati delle analisi effettuate dall’Arpa Sardegna sulle ricadute nei terreni agricoli circostanti il sito di Truncu Reale, interessato il 6 agosto scorso dall’incendio dello stabilimento Gesam. Gli esiti acquisiti non hanno evidenziato criticità ambientali significative in quanto, per i parametri indagati, non sono stati evidenziati superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione individuate dalle norme di riferimento.

Nell’area industriale di Sassari i tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente avevano avviato una serie di prelievi, sia durante che nei giorni successivi al rogo, una mappatura eseguita a seconda delle direzioni della colonna di fumo sprigionatasi dall’incendio. L’attenzione era stata rivolta in particolare alle diossine, indagini che erano state spinte fino ad una distanza di quattro chilometri dall’impianto di smaltimento rifiuti, andato completamente distrutto. La concentrazione di metalli, idrocarburi e diossine risulterebbe nella norma, quindi entro i parametri di legge. Sull’incendio doloso e inquinamento ambientale la Procura di Sassari ha aperto una inchiesta in cui risulta un solo indagato Fabiano Mario Saba, l’operaio 49enne della Gesam, accusato anche di omicidio colposo e occultamento di cadavere del collega Antonio Masia, trovato morto il 25 luglio scorso, ucciso dall'impatto con un mezzo meccanico.

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