È il playground cittadino più frequentato: centinaia di ragazzi che giocano a basket o adulti che fanno ginnastica con diverse associazioni. Il campo all'aperto di Via Venezia è però terra di nessuno durante la notte. Quasi ogni mattina i primi arrivati si trovano di fronte a uno spettacolo indecente: decine di bottiglie di birra abbandonate nelle scatole, sui gradoni e – peggio- frantumate in cocci pericolosi. Più qualche mascherina chirurgica gettata qua e là. I volenterosi si armano di pazienza e ripuliscono almeno il campo e i gradoni, ma tutto si ripete quasi ogni giorno. In maniera sempre più frequente.

Sconcertante. Tanto più se si pensa che sul playground si affacciano gli uffici dell'assessorato comunale alle Politiche educative, giovanili e sportive. Il cancello d'ingresso è rotto da almeno un paio di anni e non basta certo una rete di pallavolo a fare da “porta”. Di fianco ci sono anche i giardini.

Far passare qualche pattuglia delle forze dell'ordine dopo le 22 e durante la notte sarebbe soluzione pratica che potrebbe scoraggiare i giovani e gli adulti che si danno appuntamento per le bevute. È quello che chiedono i tanti frequentatori di un playground che prima era il simbolo di una città che doveva far nascere altre decine di campi all'aperto, ora è un simbolo dell'incuria.

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