Sassari, un comitato del nord ovest contro l’autonomia differenziata
Si è costituito negli spazi dell’Ex MaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un comitato del nord ovest contro l’autonomia differenziata. Si è costituito stasera a Sassari, negli spazi dell’Ex Ma, il fronte comune di forze politiche, sindacali e sociali di protesta nei confronti della legge governativa, appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, che intende concedere maggiori poteri e autonomia alle Regioni a statuto ordinario.
A unirsi nella battaglia i sindaci di Sassari, Alghero e Porto Torres, gli assessori regionali del territorio e i rappresentanti del Campo Largo, poi Cgil, Uil, Arci, Acli, Anpi, Auser, Emergency, Legambiente, Mos e Uisp.
«Questa norma è solo pubblicità politica - dichiara il primo cittadino di Porto Torres Massimo Mulas - Non c’è nulla di positivo per il centro sud». Tutti i presenti richiamano la necessità di unirsi e non di separare, in Italia, i destini delle singole regioni. E non manca una risposta al governatore lombardo Attilio Fontana che ha accusato la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde di «portare avanti una squallida battaglia».
«Tutt’altro - ribatte l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu, tra i partecipanti insieme a Gianfranco Satta, assessore all’Agricoltura - questa è solo una battaglia di civiltà. Dobbiamo mantenere coeso il paese e conservare il principio solidaristico che ha caratterizzato gli ultimi 70 anni dell’Italia».
La grande paura è che l’applicazione dell’autonomia differenziata comporti un ulteriore arrancamento del sud, e della Sardegna, in particolare nell’ambito di sanità e trasporti. «Ma questa battaglia, a mio parere - afferma Giuseppe Mascia, sindaco di Sassari - non va distinta da quella contro il premierato. Oltretutto questa legge ci vedrebbe sconfitti proprio nel momento in cui stiamo per crescere come città metropolitana». Diverse infine le firme raccolte per il referendum con il quale tentare di abrogare l’autonomia differenziata.